Recensione || Un’estate con la Strega dell’Ovest, di Kaho Nashiki

recensione un'estate con la strega dell'ovest

Un’estate con la Strega dell’Ovest è un romanzo breve di Kaho Nashiki del 1994 che parla del periodo che la piccola Mai trascorre con la nonna nella sua casa in campagna. Proprio in quei giorni mai scopre che la nonna ha delle facoltà particolari che potrebbe averle trasmesso.

Non devi sentirti in colpa solo perché hai scelto il posto in cui vivi meglio. Un cactus non ha bisogno di crescere nell’acqua, un fiore di loto non fiorisce fuori dall’acqua. Chi biasimerebbe un orso polare per aver scelto di vivere al Polo Nord anziché alle Hawaii?

Trama

Dopo un solo mese del primo anno di scuola media Mai decide che non vuole più andare a scuola. La madre reagisce in maniera insolita, comprende l’ipersensibilità della figlia e, al posto di fare domande o addirittura costringerla, la manda a stare un periodo dalla nonna materna: la Strega dell’Ovest.

La donna, una signora inglese ormai vedova che si era trasferita in Giappone per amore, rivela a Mai che le donne della famiglia si tramandano dei poteri speciali di generazione in generazione. Non si tratta di magia nel senso comune del termine, ma di una sensibilità e un’intuizione molto fuori dal comune. Così Mai inizierà un percorso formativo come strega, determinata a trovare in sé il suo potere.

Una storia delicata

Consigliare un libro in stile tipicamente giapponese non è semplice. Siamo onesti: non è un tipo di scrittura che piace a tutti. Kaho Nashiki in questo romanzo mette la trama in secondo piano per privilegiare le riflessioni intimistiche, l’atmosfera magica e la crescita personale della protagonista. Si tratta di qualcosa ben noto a chi legge autori come Banana Yoshimoto: la sensazione è che la trama sia solo un pretesto. Partendo da questo presupposto, è un genere di narrazione che o si ama o si odia.

Nello specifico questo libro ama parlare dell’ambiente in cui si svolge la storia, questa bucolica periferia fatta di campagna e boschi; ama parlare delle sensazioni di Mai, estremamente sensibile e anche un po’ permalosa. Forse troppo, al punto che un occidentale abituato ai nostri modi di fare schietti potrebbe non capire il disagio della ragazzina nei confronti di Genji, un detestato vicino della nonna.

In realtà Un’estate con la Strega dell’Ovest si legge bene, è stimolante perché ci si trova interessati al futuro di Mai, al suo rapporto con la nonna, a questo tirocinio magico in cui la ragazzina è seriamente impegnata. Però bisogna essere consci del fatto che non si sta leggendo un thriller noir di Natsuo Kirino dove i colpi di scena lasciano senza fiato e la trama è il cardine del romanzo.

Questo di Kaho Nashiki è un romanzo che non travolge, ma accarezza. Se vi piacciono le sottigliezze giapponesi e i dettagli delicati, Un’estate con la Strega dell’Ovest non vi deluderà.

Titolo: Un’estate con la Strega dell’Ovest
Autore: Kaho Nashiki
Casa Editrice: Feltrinelli
Genere: Romanzo
Lunghezza: 141 pagine
Titolo originale: Nishi no majo ga shinda
Traduzione di: Michela Riminucci



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