Recensione || Asakusa Kid, di Takeshi Kitano

Asakusa Kid è l’autobiografia dell’attore Takeshi Kitano, conosciuto anche come Beat Takeshi e si concentra sui suoi esordi come attore comico.

Proprio a quell’epoca, precisamente, le rivolte studentesche contro il trattato di sicurezza nippo-americano erano praticamente finite e chi non aveva nessun progetto per il futuro vagava senza meta nel quartiere di Shinjuku, alla ricerca di gente con cui far passare il tempo. (…) Per quanta scena facessero e per quanto si dessero un tono mentre smerciavano i loro discorsi, erano tutti contapalle matricolati e finti fancazzisti, i quali, una volta tornati a casa, ritrovavano curiosamente dei genitori onorevoli, una famiglia a posto. (…) A questo pensiero, mi arrabbiavo contro le mezze misure, li trovavo ridicoli e perdevo ogni desiderio di frequentarli.

Trama

Takeshi Kitano racconta la sua vita e i suoi esordi come attore comico nel folclorisctico quartiere di Asakusa di Tokyo. Nel 1973 Kitano abbandona l’università e occupa il suo tempo lavorando come barman fino alla folgorazione: diventare attore comico in qualche locale di Asakusa.

Qui, in un locale di strip-tease chiamato Français, conosce il suo maestro Senzaburo Fukami e ha inizio, tra bevute di sakè, ballerine, sketch e reali episodi tragicomici, la gavetta che porterà alla nascita di Beat Takeshi, il celebre attore che tutti conosciamo.

Ironia graffiante e malinconia

Asakusa Kid è un libro molto particolare, scorre piacevolmente attraverso gli esordi di Kitano e prosegue con un buon ritmo, con ironia graffiante e una buona dose di cinismo. Tutti gli episodi raccontati e tutte le riflessioni mosse dall’autore sono velate della malinconia tipica di chi narra dei tempi agrodolci e pieni di speranza.

L’autore si concentra molto sul suo maestro Senzaburo Fukami, su ciò che ha imparato da lui, sugli sketch messi in scena al night Français e su scene di vita quotidiana divertenti e talvolta un po’ patetiche.

Titolo: Asakusa Kid
Autore: Takeshi Kitano
Casa Editrice: Mondadori
Genere: Autobiografia
Lunghezza: 200 pagine
Titolo originale: Asakusa Kid
Traduzione di: M. Fiocca e Y. Otake



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