Recensione || Il fucile da caccia, di Inoue Yasushi

Il fucile da caccia è il primo incredibile romanzo di Inoue Yasushi, che è anche considerato la sua opera migliore e ineguagliabile.

Di colpo intorno a me ho sentito solo solitudine, tristezza, paura. La mamma, che ormai non era più di questo mondo, tu e la zia eravate tutti e tre insieme in quella stanza. Tutti e tre in silenzio, ognuno chiuso nei propri pensieri segreti. E il mondo degli adulti mi è sembrato insopportabilmente solitario, triste, spaventoso.

Trama

Quattro personaggi, un uomo e tre donne, sono legati da un destino comune, da un gioco amoroso, da un equilibrio sottilissimo. Nonostante questo, la storia è caratterizzata da una tensione costante, da una rabbia trattenuta che non esplode mai, neanche alla fine, nemmeno quando ogni bugia è stata smascherata e ogni passione consumata. Resta solo la consapevolezza che ogni essere umano cela una vita segreta e inavvicinabile.

Considerazioni

Un libriccino di sole 100 pagine, piccolo e dalla copertina rosa. Ero in libreria con un’amica che me l’ha messo in mano dicendo “Questo ne vale la pena.” L’ho comprato perché mi fidavo del suo giudizio e perché alla peggio avrei sprecato poche ore di lettura. Ma non ho sprecato niente e devo ringraziare la mia amica.

In questo libro così corto ed essenziale l’autore fa oscillare i suoi personaggi in una situazione tra il detto e il non detto. Svela misteri postumi e fa riflettere su cosa nasconda veramente ogni essere umano sotto l’abito della quotidianità.

Tutto si svolge attraverso delle lettere. Un cacciatore, Josuke Misugi, scrive ad un poeta dicendogli di essersi riconosciuto nell’uomo col fucile in spalla protagonista dalla poesia di quest’ultimo e gli spedisce tre lettere molto personali. Queste, lette una dopo l’altra, spiegano la similitudine di tra un fucile da caccia e la solitudine umana.

Le lettere sono di tre donne, Shoko, Midori e Saiko e dipanano la matassa che sta dietro a tutta la storia. Si tratta di amore, rinuncia, clandestinità e bugie.

Il fucile da caccia è un libro toccante che lascia dietro di sé un vago senso di amarezza e di consapevolezza che nessuno conosce mai davvero qualcuno che non sia sé stesso e che, probabilmente, l’amore più puro è quello che non si è vissuto fino in fondo.



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Titolo: Il fucile da caccia
Autore: Inoue Yasushi
Casa Editrice: Adelphi
Genere: Romanzo
Lunghezza: 100 pagine
Titolo originale: Ryōjū
Traduzione di: Giorgio Amitrano